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🎙️ A conclusione dell’evento commemorativo tenutosi presso il monumento di Cantalupo Ligure (Piemonte) in occasione dell’80º anniversario della morte eroica del partigiano sovietico Fëdor Poletaev, che prese parte alla Resistenza italiana e fu insignito del titolo postumo di Eroe dell’Unione Sovietica, Alexey Paramonov, Ambasciatore della Federazione Russa in Italia, risponde alla domanda posta dalla giornalista di “Russia-1”, Asya Emelyanova, sulla posizione degli italiani in merito al contributo dato dai cittadini sovietici alla Resistenza Italiana durante la Seconda Guerra Mondiale, nell’ambito della comune lotta contro il nazifascismo.
🎙️Maria Zakharova:
I corrispondenti, che nella loro carriera ne hanno viste tante, sono rimasti increduli nel dover constatare che nel XXI secolo si verificano ancora atti di una simile, disumana brutalità: una brutalità che rivela chiaramente la natura crudele di questa feccia di terroristi. Gli elementi che sono emersi, e in particolare le evidenze relative al fatto che i nazisti ucraini hanno scatenato raffiche di fuoco contro i soldati russi mentre questi ultimi erano impegnati nelle operazioni di evacuazione dei corpi dei civili uccisi nel villaggio di Russkoe Porečnoe, è ancora una volta elemento di conferma della natura criminale del regime terrorista di Kiev.

Riteniamo che sia estremamente importante fare in modo che le notizie in merito ai crimini commessi nei territori della regione di Kursk, al momento sotto occupazione, raggiungano il pubblico più ampio possibile su scala globale. Le istituzioni russe sono già in possesso di una mole significativa ed esauriente di evidenze che provano che i neonazisti conducono operazioni punitive ai danni della popolazione civile, la quale dovrebbe godere della protezione a lei garantita da tutta una serie di documenti internazionali, a inclusione delle disposizioni previste dalla Quarta Convenzione di Ginevra, la cui implementazione è vincolante.

Un’attenzione particolare va rivolta alla natura selettiva della repressione messa in atto dai miliziani, che si accaniscono sulle fasce più indifese della popolazione residente sui territori occupati: e cioè, sui cittadini anziani.

I materiali diffusi a scopo di documentazione dal Comitato Investigativo della Federazione Russa mostrano chiaramente che nel corso del conflitto armato sono stati compiuti atti criminali di gravissima entità: [si vedono] mani legate con nastro adesivo, segni di tortura, ecchimosi da urto, ferite d’arma da fuoco, corpi di persone evidentemente decedute a seguito di lunghe ore di abusi perpetrati dai criminali; corpi sui quali si distinguono segni inequivocabili di violenza sessuale e di altre sevizie della medesima natura.

Noi partiamo dal presupposto che la brutalità delle azioni commesse dai miliziani di Kiev nella regione di Kursk debba essere quanto più possibile portata all’attenzione delle organizzazioni internazionali quali l’ONU, l’OSCE e i loro dipartimenti competenti, che i rappresentanti del Comitato Internazionale della Croce Rossa debbano prendere atto [di tale brutalità], e che essa debba andare a costituire oggetto di giudizio da parte degli organismi internazionali deputati alla difesa dei diritti umani, ivi comprese le organizzazioni non governative.

Siamo certi che la vera natura della giunta di Zelensky si sia manifestata in maniera quantomai evidente proprio nel villaggio di Russkoe Porečnoe, il cui nome, evidentemente, ha fornito un pretesto al regime russofobo di Kiev e alle sue bande armate [per perpetrare atti violenti]: è proprio a tutto ciò che è russo che l’attuale regime post-Maidan sta facendo la guerra, con il sostegno dell’Occidente collettivo.

🔗Il testo integrale

#KievRegimeCrimes #RusskoyePorechnoye
🇷🇺 Il 7 febbraio 2025, presso l’Ambasciata della Federazione Russa in Italia si è tenuto un ricevimento dedicato alla Giornata dei diplomatici russi, che in Russia si celebra il 10 febbraio. Fulcro della serata, dal titolo “La Russia e Napoli . Viaggio attraverso lo spazio e il tempo”, sono stati gli aspetti storici della presenza diplomatica russa nella Penisola, e, in particolare, gli interessanti passaggi che hanno caratterizzato i legami tra la Russia e il Regno di Napoli, e in seguito quelli tra la Russia e il Regno delle Due Sicilie, fino a giungere ai rapporti che il Paese intrattiene oggi con la Napoli contemporanea e con i suoi abitanti.

All’evento hanno partecipato Ambasciatori e rappresentanti di numerosi Paesi amici, il Console Onorario della Federazione Russa a Napoli Vincenzo Schiavo, diversi esponenti della vita pubblica napoletana, nonché giornalisti e amici, sia russi che italiani.

Gli ospiti della serata hanno avuto l’opportunità di visitare la mostra storico-documentaria dedicata ai rapporti tra la Russia e Napoli nel periodo compreso tra il XVIII secolo e l’inizio del XX secolo. Tra i documenti storici esposti, vi erano il Trattato di alleanza siglato tra la Russia e il Regno di Napoli nel 1798, il Dispaccio del Re di Napoli Ferdinando IV indirizzato all’Ammiraglio Fëdor Fëdorovič Ušakov, Comandante della flotta russa nel Mediterraneo, nel quale il sovrano esprimeva la sua gratitudine per le “fatiche” sopportate e gli “importanti servigi” resi al Regno (1799) e la Tabella contenente dati statistici sull’esportazione di beni dalla Russia e da altri Paesi verso Napoli per l’anno 1885.

🎶Durante la serata, il tenore italiano Giuseppe Gambi e il soprano russo Maria Movčan, accompagnati al pianoforte dalla musicista Julia Poljuškova-Ostroumova, hanno interpretato alcuni brani tratti dalle opere di Giuseppe Verdi e Giacomo Puccini, e poi le canzoni della tradizione russa “Ja ljublju tebja Rossija”, “Solov’i” e “Katjuša”.

Nella solennità dell’evento, l’Ambasciatore della Federazione Russa Alexey Paramonov ha consegnato al Console Onorario Vincenzo Schiavo l’Ordine dell’Amicizia a lui conferito dalla Federazione Russa.

Durante il ricevimento si è sottolineato, in particolare, quanto è importante che i giornalisti russi, i quali spesso devono fare i conti con restrizioni, pressioni e minacce che giungono dalle autorità e dagli ambienti anti-russi, continuino comunque a svolgere la loro attività professionale in Italia. A questo proposito, alla luce del 120° anniversario della fondazione dell’agenzia TASS, celebrato di recente, l’Ambasciatore ha ricordato che questa agenzia di stampa ha dato un grande contributo alla copertura mediatica dei rapporti tra la Russia e l’Italia, e ha rimarcato i meriti del suo Vicedirettore Generale, Michail Gusman, legati alle sue tante interviste a Presidenti del Consiglio e a Presidenti della Repubblica; interviste che soltanto con Mario Draghi e Giorgia Meloni non hanno avuto luogo.

Inoltre, a Vera Ivanovna Ščerbakova, Responsabile della redazione italiana della TASS, è stato consegnato l’Attestato di Gratitudine da parte del Ministro degli Affari Esteri Sergey Lavrov, per aver contribuito a dare copertura mediatica alle questioni riguardanti la politica estera della Federazione Russa e per il suo supporto all’operato svolto dal Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa.
🎙️Из выступления Посла России в Италии А.В.Парамонова на приеме по случаю Дня дипломатического работника
7 февраля 2025 г.

• Еще относительно недавно, каких-то два века назад, на Апеннинском полуострове было много государств. Достаточно упомянуть, что российские посольства и дипмиссии рангом пониже действовали и в Риме – столице Папского государства, и во Флоренции – административном центре Великого герцогства Тосканы, и в Турине, при сардинском дворе, а также в Парме, а до конца XVIII в. еще и в Венецианской и Генуэзской республиках. Но наиболее тесные связи у имперского Петербурга были именно с Неаполем.

Не все итальянские государства разделяли дружеские чувства неаполитанцев по отношению к России. Достаточно вспомнить о таком факте. Несмотря на то, что в годы наполеоновских войн гренадеры русского полководца Суворова спасли Савойскую династию и независимость Сардинии, Турин принял самое активное участие в Крымской войне 1853-1856 гг. на стороне Великобритании и Наполеона III, послав в Россию своих солдат. В то же время король Обеих Сицилий Фердинанд II соблюдал дружественный нейтралитет, а неаполитанские торговцы снабжали провиантом русскую армию.

• Увы, современный мир живет совсем другими проблемами, по сравнению с которыми конфликты прошлого могут показаться безобидной детской ссорой. Неизменным, однако, остается магистральное направление внешней политики российского государства. Москва, как и Петербург в прошлом, не приемлет любых попыток одностороннего доминирования, будь то в Европе или в глобальном масштабе, выступает за суверенное равенство всех стран – полноценных участниц международных отношений.

• В наши дни весь мир, как когда-то Помпеи, очень близко подошел к катастрофическому сценарию. Сопоставимую трагедию наш континент уже переживал более 80 лет назад, в годы Второй мировой войны. Что касается России, то уже совсем скоро, 9 мая, мы будем отмечать юбилей Победы над нацизмом, которая, как известно, досталась СССР дорогой ценой. В том конфликте на долю народов Советского Союза – и, в первую очередь, русского народа – выпали самые тяжелые людские и материальные потери, причем не столько на фронте, сколько на оккупированных врагом территориях, где представители «цивилизованной Европы» осуществляли варварский геноцид гражданского населения.

• Чтобы этого никогда больше не повторилось, победившие нацизм страны антигитлеровской коалиции создали всемирную организацию – ООН, Устав которой стал главным источником международного права, призванного обеспечить мирное сосуществование государств. Если мы и сегодня хотим сохранить мир, то это возможно лишь при опоре на международное право, на Устав ООН, принципы которого должны восприниматься не выборочно, а во всей их полноте и взаимосвязанности.

Россия отвергает любые попытки противопоставить международному праву, согласованному всеми участниками международных отношений, некий «порядок, основанный на правилах», написанных в интересах группы «избранных» государств. С сожалением приходится констатировать, что этого не могут до сих пор понять наши западные коллеги, которые по неизвестным причинам продолжают считать себя исключительным источником права для всего мира и самопровозглашенным международным арбитром. При этом, как только затрагиваются их интересы, то они сразу начинают менять те правила, которые они сами установили: посмотрите для примера на то, что происходит с ордерами, выпускаемыми созданным Западом Международным уголовным судом.

• В мире произошли тектонические сдвиги и он становится многополярным, идет развитие альтернативных западноцентричному миру механизмов, таких как БРИКС, ШОС, ЕАЭС, СНГ и др. Считаем, что за ними большое будущее в плане гармонизации мировых процессов и укрепления в миропорядке принципов равноправия и справедливости.

🔗 Полный текст выступления

#ДДР2025 #ДеньДипломата
🎙️ Dall'intervento dell'Ambasciatore della Federazione Russa in Italia Alexey Paramonov al ricevimento in occasione della Giornata dei diplomatici russi
7 febbraio 2025

• In epoca relativamente recente, circa due secoli fa, la Penisola era suddivisa in diversi Stati. È sufficiente ricordare che erano attive Ambasciate e altre rappresentanze diplomatiche russe sia a Roma, allora capitale dello Stato Pontificio, sia a Firenze, centro amministrativo del Granducato di Toscana, così come a Torino, presso la corte sabauda, e anche a Parma; inoltre, fino alla fine del XVIII secolo, le Ambasciate e le rappresentanze diplomatiche russe furono presenti anche nelle Repubbliche di Venezia e di Genova. Ma i suoi legami più stretti, l’Impero di Pietroburgo li intessé proprio con Napoli.

Non tutti gli Stati della Penisola erano animati dai medesimi sentimenti di simpatia che i napoletani nutrivano nei confronti della Russia. Basti ricordare che, sebbene negli anni delle guerre napoleoniche i granatieri del Generale Suvorov salvarono la dinastia dei Savoia e, con essa, l’indipendenza del Regno di Sardegna, fu proprio Torino a partecipare con maggiore veemenza alla Guerra di Crimea tra il 1853 e il 1856, schierandosi a fianco della Gran Bretagna e di Napoleone III e inviando in Russia i suoi soldati. Nel frattempo invece, Ferdinando II, Re delle Due Sicilie, volle mantenere nei confronti della Russia un atteggiamento di amichevole neutralità, mentre i commercianti napoletani rifornivano di provviste l’Esercito russo.

• Ahinoi, il mondo contemporaneo si trova però ad affrontare tutt’altre problematiche: al confronto, i conflitti del passato potrebbero addirittura somigliare a innocue schermaglie tra ragazzini. E tuttavia, rimane invariata la direzione maestra che è propria della politica estera perseguita dallo Stato russo. Mosca, proprio come Pietroburgo in passato, non accetterà alcun tentativo mirato a stabilire un dominio di tipo unilaterale, che sia in Europa o a livello globale; inoltre, la Russia si schiera a favore dell’uguaglianza sovrana tra tutti i Paesi, ognuno dei quali deve poter partecipare a pieno titolo al sistema delle relazioni internazionali.

• Ai giorni nostri il mondo intero, come un tempo accadde a Pompei, corre seriamente il rischio di assistere a uno scenario catastrofico. Una tragedia analoga il nostro continente l’ha già vissuta più di 80 anni fa, durante la Seconda Guerra Mondiale. A breve in Russia, e più precisamente il 9 maggio, celebreremo l’anniversario della Vittoria sul nazismo; Vittoria per la quale l’URSS, come sappiamo, pagò un prezzo altissimo. I popoli dell’Unione Sovietica, primo tra tutti il popolo russo, subirono perdite enormi in termini di vite umane e sul piano materiale, peraltro non tanto al fronte, ma bensì sui territori occupati dal nemico, dove coloro che rappresentavano la tanto “civilizzata Europa” misero in atto un orrendo genocidio ai danni della popolazione civile.

• Affinché ciò non accadesse mai più, i Paesi della coalizione anti-hitleriana che avevano sconfitto il nazismo istituirono un’organizzazione di portata globale, le Nazioni Unite, la cui Carta divenne la fonte primaria del diritto internazionale, chiamato a garantire la coesistenza pacifica tra Stati.

• La Russia respinge qualunque tentativo atto a contrastare il diritto internazionale, che è stato concordato da tutti i soggetti che prendono parte al sistema delle relazioni internazionali, e respinge altresì quella sorta di “ordine basato sulle regole” che è stato scritte solo e soltanto nell’interesse del gruppo dei Paesi “eletti”.

• A livello globale si sono verificati grandi tumulti, che stanno portando il mondo verso una transizione multipolare. E continuano a evolversi i meccanismi alternativi a quello che era l’ordine mondiale occidentocentrico. Meccanismi come i BRICS, l’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai, l’Unione Economica Eurasiatica, la Comunità delgi Stati Indipendenti, ma non solo.

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Андрей Кириллович Разумовский (1752-1836 гг.)- Посланник России в Неаполитанском королевстве
в 1777-1784 гг.


Первым российским полномочным министром в Неаполе стал Андрей Кириллович Разумовский (граф, позже князь), 25-летний сын последнего гетмана Украины К.Г.Разумовского.

Человек необычайно способный, он первоначально учился в Петербурге, затем в Страсбурге.
В 1768 г. служил на английском флоте, а в 1769 - 1772 гг. участвовал в походе русской эскадры на Ионический архипелаг.

Вскоре он получил предписание императрицы Екатерины II об определении его на дипломатическую службу.

1 января 1777 г. Н.И.Панин уведомил Разумовского о назначении в Неаполь.

Благодаря его работе, отношения между Россией и Неаполитанским королевством были самые дружеские, а русский флот получил стоянку на Сицилии.

В 2017 г. в рамках празднования 240-летия установления дипломатических отношений между Российской Империей и Неаполитанским королевством состоялась церемония открытия памятной доски графу А.К.Разумовскому в Неаполе.

#ДДР2025 #ДеньДипломата
Andrej Kirillovič Razumovskij (1752-1836) – Ministro plenipotenziario russo nel Regno di Napoli dal 1777 al 1784.

Il primo a ricoprire la carica di ministro plenipotenziario russo a Napoli fu il Conte Andrej Kirillovič Razumovskij (divenuto successivamente Principe), allora venticinquenne, figlio di Kirill Grigor'evič Razumovskij, ultimo atamano d’Ucraina.

Giovane estremamente capace, egli dapprima studiò a Pietroburgo, e in seguito a Strasburgo.

Nel 1768 prestò servizio nella marina inglese, mentre tra il 1769 e il 1772 prese parte alla spedizione della flotta russa nell’arcipelago delle Isole Ionie.

Ben presto ricevette da parte dell’Imperatrice Caterina II l’ordine scritto nel quale egli veniva assegnato alla funzione diplomatica.

Il 1 gennaio del 1777, Nikita Ivanovič Panin informò Razumovskij della nomina conferitagli a Napoli.

Grazie al suo operato, i rapporti tra la Russia e il Regno di Napoli furono dei più cordiali, e alla flotta russa fu concessa una posizione di stazionamento in Sicilia.

Nel 2017, nell’ambito delle celebrazioni per il 240º anniversario dell’instaurazione delle relazioni diplomatiche tra il Regno di Napoli e l’Impero Russo, a Napoli si tenne la cerimonia di inaugurazione di una targa commemorativa dedicata al Conte Andrej Razumovskij.
2025/02/10 19:56:16
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