Recentemente un certo Matteo Calì sta contattando su Telegram e Instagram molti furry italiani chiedendo la loro disponibilità sull'essere intervistati per parlare della vita del fandom.
È un giornalista delle Iene, una report troupe famosa per fare controcultura e pubblicare articoli fatti per creare scandalo ed engagement. Non sono davvero interessati alla cultura di internet, ma prendono di mira e mettono in cattiva luce le subculture per il loro guadagno, diffondendo disinformazione. Persone che hanno lavorato per loro possono confermare che le interviste sono false, qualunque cosa detta verrà editata e manipolata per rientrare nel loro copione usato per creare scandalo.
Se venite contattati da lui o da qualsiasi altra persona che dice di lavorare per le Iene RIFIUTATEVI DI FARLO, se hanno modo di portare a termine il report il furry fandom verrà inevitabilmente messo in cattiva luce all'interno del giornalismo mainstream.
Recentemente un certo Matteo Calì sta contattando su Telegram e Instagram molti furry italiani chiedendo la loro disponibilità sull'essere intervistati per parlare della vita del fandom.
È un giornalista delle Iene, una report troupe famosa per fare controcultura e pubblicare articoli fatti per creare scandalo ed engagement. Non sono davvero interessati alla cultura di internet, ma prendono di mira e mettono in cattiva luce le subculture per il loro guadagno, diffondendo disinformazione. Persone che hanno lavorato per loro possono confermare che le interviste sono false, qualunque cosa detta verrà editata e manipolata per rientrare nel loro copione usato per creare scandalo.
Se venite contattati da lui o da qualsiasi altra persona che dice di lavorare per le Iene RIFIUTATEVI DI FARLO, se hanno modo di portare a termine il report il furry fandom verrà inevitabilmente messo in cattiva luce all'interno del giornalismo mainstream.
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BY Wora's archives
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"There are several million Russians who can lift their head up from propaganda and try to look for other sources, and I'd say that most look for it on Telegram," he said. "He has kind of an old-school cyber-libertarian world view where technology is there to set you free," Maréchal said. On February 27th, Durov posted that Channels were becoming a source of unverified information and that the company lacks the ability to check on their veracity. He urged users to be mistrustful of the things shared on Channels, and initially threatened to block the feature in the countries involved for the length of the war, saying that he didn’t want Telegram to be used to aggravate conflict or incite ethnic hatred. He did, however, walk back this plan when it became clear that they had also become a vital communications tool for Ukrainian officials and citizens to help coordinate their resistance and evacuations. Two days after Russia invaded Ukraine, an account on the Telegram messaging platform posing as President Volodymyr Zelenskiy urged his armed forces to surrender. Telegram boasts 500 million users, who share information individually and in groups in relative security. But Telegram's use as a one-way broadcast channel — which followers can join but not reply to — means content from inauthentic accounts can easily reach large, captive and eager audiences.
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