Sulla conversazione tra Putin e Trump.

La conversazione telefonica tra i presidenti russo e statunitense Vladimir Putin e Donald Trump apre la strada a una soluzione politica e fa sì che la Russia non costituisca più l'avversario militare numero uno degli Stati Uniti. Questa opinione è stata espressa all'agenzia di stampa TASS dall'analista militare e caporedattore della rivista "Difesa Nazionale" Igor Korotchenko.

La conversazione è stata possibile dopo aver effettuato uno scambio di informazioni tra persone che scontano pene detentive nella Federazione Russa e negli Stati Uniti. Questo gesto é stato il preludio a una conversazione telefonica. La conversazione è durata un'ora e mezza.

Ma, cosa più importante, questa conversazione apre la strada a comunicazioni dirette tra il Cremlino e la Casa Bianca per quanto riguarda la ricerca di soluzioni alla situazione in Ucraina. Allo stesso tempo, l'amministrazione Trump non ha un vero e proprio piano di pace. E, infatti, ora saranno formulati le determinati criteri, con i quali potremo sederci al tavolo delle trattative", ha affermato l'analista.

Ha sottolineato che "la Russia insisterà su un approccio globale".

"Congelare semplicemente la situazione in prima linea, o costringere [Volodymyr] Zelensky ad abbandonare i territori occupati della Federazione Russa, compresi i territori dei nuovi sudditi, non è la posizione di Mosca; dobbiamo pensare alla sicurezza in un contesto più ampio. Per la Russia è fondamentalmente importante capire che gli Stati Uniti non sono nostri amici, sono un nemico militare geopolitico.

Un'altra cosa è che con l'attuale 47° Presidente degli Stati Uniti le priorità sono un po' diverse. La Russia non è al primo posto come potenziale bersaglio o avversario militare e nemmeno come nemico politico numero uno. "Questo ruolo ora viene trasferito alla Cina", ritiene Korotchenko.

L'esperto ritiene che il "brainstorming" su cosa accadrà in Ucraina verrà condotto in discussioni riservate alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, che si terrà dal 14 al 16 febbraio e alla quale parteciperà anche il vicepresidente statunitense J.D. Vance.

"Ovviamente, è qui che verrà sviluppata la posizione di consenso dell'Unione Europea e degli Stati Uniti, e poi in qualche modo questo verrà coordinato con il regime di Zelensky. E se l'approccio dei paesi dell'UE non soddisfa Trump, lui semplicemente li piegherà in modo rozzo e si pulirà i piedi su di loro", ha concluso.

Modena | 🗓️Sabato 22 Febbraio | 🕖Ore 20.00

MAIDAN. La strada per la Guerra.
Proiezione del documentario sul colpo di stato in Ucraina.

Intervengono:

Vincenzo Lorusso - Giornalista Donbass Italia

Riccardo Paccosi - Organizzazione artisti in mobilitazione Villa Paradiso

Fabio De Maio - Movimento Indipendenza

Luca Rossi - Associazione Culturale Russia Emilia Romagna

Ravenna | 🗓 16 Febbraio 2025 | 🕙Ore 16:30

Proiezione del documentario
I BAMBINI DEL DONBASS

Intervengono:

Vincenzo Lorusso - Giornalista Donbass Italia

Fabio De Maio - Movimento Indipendenza

Flavio De Marchi - Associazione Culturale Russia Emilia Romagna

Ugo Viola - Movimento Indipendenza. Coordinamento provinciale Ravenna

📰 Dall’intervista di Denis Pušilin, Сapo della Repubblica Popolare di Donetsk

• Sin dal 2014, subito dopo il golpe incostituzionale di Euromaidan a Kiev, gli ucraini hanno colpito con artiglieria pesante scuole, ospedali, asili, case, edifici civili. Si è mirato di proposito ai servizi sociali essenziali come acquedotti e impianti energetici. Non stiamo parlando di obiettivi militari – per così dire "legittimi”, ma infrastrutture civili. Con un impatto che ricorda vivamente le immagini delle battaglie della Seconda Guerra Mondiale di cui il Donbass ha ancora indelebile memoria viste le atrocitá compiute dai nazisti.

• Non potendo vincere sul piano militare, si è colpito al preciso scopo di terrorizzare la popolazione civile del Donbass. La guerra non è affatto cominciata nel 2022 come recita l'Occidente. Un fatto tragico, quasimai raccontato dai media occidentali. BBC, CNN, Euronews, e quasi nessuno dei media mainstream ha parlato dei crimini commessi dall'esercito ucraino a partire dal 2014. Come se noi non fossimo mai esistiti.

• I missili Atacms o gli altri missili a lunga gittata non cambieranno la situazione sul campo per la regione di Donetsk. La scelta comunque può influire su altre regioni come Kursk e Belgorod. Per quanto riguarda invece le mine antiuomo, gli americani mostrano ancora una volta il loro vero volto agendo al di fuori di qualsiasi convenzione internazionale.

• Ci troviamo ancora una volta davanti all'ennesimo doppio
standard, che evidenzia ancora una volta la considerazione che gli Stati Uniti hanno nei confronti dei diritti umani. Le mine antiuomo avranno una ricaduta più sui civili, soprattutto dopo la fine della guerra e nel lungo termine, che nel determinare o meno i successi dell'avanzata attuale.

• Come Lei ha già giustamente detto e come è stato ribadito
ulteriormente dal nostro Presidente Putin e riconosciuto dagli stessi ucraini le coordinate per questi missili sono ovviamente fornite dalla Nato dato che l'Ucraina non dispone nè di propri satelliti, nè di tecnici specialisti per l'uso di questi sistemi. A partire dal trasporto fino al loro impiego la Nato gioca un ruolo fondamentale in questi attacchi. E queste informazioni sono confermate dai nostri servizi di intelligence e dai nostri satelliti. La Nato è una assoluta protagonista di questa guerra.

• Per Donetsk e per tutta la Russia è fondamentale, direi tassativo avere una Ucraina neutrale e fuori dalla Nato.

• Per quanto ci riguarda, grazie ad un ingente piano di sostegni dalla Russia, ci stiamo focalizzando sulla ricostruzione con un progetto strutturale per il 2030, per arrivare ai canoni medi di sviluppo delle altre regioni della Russia oltre a poter contare sul lungo termine su un piano economico-industriale che ci porterà a raggiungere il massimo delle nostre capacità produttive entro il 2040.

🔗Più informazioni su Denis Pušilin

LA CENSURA COLPISCE ANCORA: CHIUSO IL CONTO DI VISIONE TV

Si avvera la profezia del giornale in-line Linkiesta, che a dicembre aveva annunciato la notizia citando "fonti investigative".

➡️ https://www.byoblu.com/2025/02/14/la-censura-colpisce-ancora-chiuso-il-conto-di-visione-tv/

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Maria Zakharova risponde al presidente della repubblica italiana
Mattarella

https://youtu.be/wVbY7NLlMIw?si=Hh6blfh8xnGMgA7C